Arene da costruire, alcune in stato avanzato, altre con il progetto approvato, ma lontane dal porre la prima pietra per lungaggini burocratiche o per l’aumento (esorbitante) dei costi delle materie prime. Argomento che ci sta a cuore e che trattiamo da anni, sia a livello locale che nazionale. Un "file" che teniamo costantemente aggiornato perchè interessa tutti e dovrebbe rappresentare il futuro del basket e dello sport italiano. Lo ha ripetuto, ancora una volta Umberto Gandini, presidente di Lega Basket, ad inizio campionato ("Senza nuovi impianti non andiamo lontano") ma la situazione in Italia è davvero complicata.
Già nel 2013 Dario Nardella, deputato del PD e uno dei firmatari di una proposta di legge sulla semplificazione delle procedure amministrative per la costruzione di nuovi impianti disse a Supporters Magazine: “L’Italia ha bisogno di regole nuove per tutta l’impiantistica sportiva, che in alcuni casi fa registrare situazioni da terzo mondo. Occorre dare risposte concrete ad un’emergenza di cui gli stadi rappresentano solo la punta dell'iceberg”. La legge non passò e come quella molte altre negli anni successivi. Nel 2021, finalmente, è stato pubblicato il Dlgs n°38 (qui il testo in Gazzetta Ufficiale) in attuazione alla riforma dello sport del 2019. La semplificazione per i nuovi impianti è rimasta soltanto sulla carta.
Sono passati undici anni da quella dichiarazione (e da altre che abbiamo raccolto nel corso del tempo) e cosa è cambiato? Qualcosa sicuramente si è mosso. Tortona, come si vede dalla foto di copertina che rappresenta come sarà tutta l'opera finale, è ormai ai dettagli per l'inaugurazione completa della sua Cittadella dello sport. Il campo più piccolo è già attivo, ci gioca la squadra femminile e può avere fino a 100 spettatori, l'arena dove giocherà la Bertram dovrebbe essere inaugurata a gennaio o febbario 2025. Novità importanti arrivano anche da Venezia, Varese, ma anche Cantù, Udine, Ravenna.
Si è aggiunto Napoli con un progetto che sembra già avere un canale preferenziale in consiglio comunale, così come a Trapani con il vulcanico presidente Antonini che ha annunciato di essere pronto per la fase esecutiva di una cittadella dello sport che sorgerà nella periferia della città su terreni in parte privatie in parte demaniali. Dovrebbe comprendere, a detta dello stesso Antonini, il nuovo stadio da 20 mila posti, un palasport da 8 mila, un albergo da 40 stanze, una foresteria, 4 campi da calcio, ristoranti, negozi, un cinema, una clinica per lo sport e un laghetto aetificiale. "Dalle parole passeremo ai fatti - ha detto il numero uno delle due squadre sportive della città -. L'investimento sarà di circa 80 milioni di euro". Vedremo, ovviamente, quale sarà lo sviluppo.
Altri progetti sono in partenza, come ad esempio a Bergamo che sarebbe dovuto essere pronto a settembre 2024 ma è slittato di qualche mese all'interno di una imponente opera di riqualificazione urbana che prevede una nuova concezione urbanistica di molte aree in città e in periferia, uno svincolo autostradale tutto nuovo (già inaugurato), nuovi spazi per la Galleria di arte contemporanea e una vera e propria cittadella dello sport (qui i dettagli per il nuovo palasport). Chorus Life, l'idea avveniristica nata dal progetto da 400 milioni di euro di Domenico Bosatelli, fodatrore della Gewiss e scomparso nel giugno 2002 e ora portata avanti da Costim e Impresa Percassi (il presidente dell'Atalanta) sarà inaugurato il 21 novembre. All'interno, un Hotel Radisson Superior con 109 stanze super lusso, spazi coperti con 10 mila metri quadrati dedicati alla ristorazione, un centro wellness polifunzionale e la nuova Arena, capace di ospitare dalle 5 mila alle 6.500 persone. Il cantiere è durato 4 anni, ma orà vedrà la luce perchè, da queste parti, i lavori si portano a termine.
E Brindisi? Tante parole pochi fatti. Secondo qualcuno, sotto traccia qualcosa si sta muovendo, anche se l'iter, a differenza di altre città e altri progetti, è lungo e complicato. L'ultima notizia, in ordine di tempo, è la rinuncia del fondo ASM Global, leader mondiale nell'organizzazione di eventi dal vivo, ad entrare nel progetto, una notizia che avevamo già avuto nei giorni scorsi e che ora viene confermata su alcuni organi di stampa. Il fondo, guidato da Joe Rizziello, aveva chiesto informazioni in città non solo per la New Arena ma anche per altri siti da riqualificare, ma poi non ha avuto risposte in tal senso e quindi ha preferito proseguire nella partecipazione dei progetti della "Cantù Arena" e soprattutto della nuova arena di Bergamo. Anche altri contatti non sarebbero andati a buon fine e c'è da capire se gli eventuali investitori non siano attratti dal progetto oppure se le garanzie offerte non siano adeguate.
Si sperava nei soldi destinati ai Giochi del Mediterraneo, in programma a Taranto nel giugno 2026 e con Brindisi coinvolta in diversi sport di squadra, ma i soldi sono destinati ad altre strutture pubbliche cittadine (e non private come è il Pala Eventi), come si sapeva fin dal primo minuto, nonostante in molti pensavano il contrario. Ci sarà un ricco finanziamento per lo stadio Fanuzzi, che vedrà ricostruita la gradinata e la nuova tribuna stampa, e avrà un nuovo parcheggio.
L'assessorato ai lavori pubblici del comune di Brindisi ha già affidato "la progettazionedi fattibilità tecnica ed economica della direzione dei lavori e coordinamento della viabilità della Cittadella dello Sport di contrada Masseriola alla RTI Engineering srl per un totale di euro 171.647,65". Due cose da dire a riguardo: la prima è che il finanziamento riguarda l'intera area di contrada Masseriola e NON sono cifre per un futuro Pala Eventi, in quanto quest'ultima opera è proposta e gestita da privati e non rientrante nei fondi dei Giolchi del Mediterraneo, cosa risaputa dal primo momento. Seconda considerazione: si parla di affidamento della progettazione di fattibilità, ovvero una fase iniziale che poi dovrà esser completata con la realizzazione dei lavori. Da quanto ci risulta, anche per la "New Arena" siamo a questa fase, ovvero solo alla fattibilità progettuale.
Il progetto, come si ricorderà, fu presentato in tutti i dettaglli nell'ambito di un workshop a Taranto sui Giochi del Mediterraneo, ma da allora non ha avuto più gtrandi sussulti, nonostante più volte la New Basket, capofila dell'Ati New Arena, l'associazione temporanea di imprese che racchiude il gruppo di soggetti interessati alla costruzione, abbia più volte rassicurato che il progetto si farà. Ad aprile si era parlato di alcuni soggetti statunitensi interessati ad entrare nel progetto (ora defilati), poi con l'arrivo di Valtur come nuovo sponsor per la stagione 2024/25, si era accostato il gruppo leader dei villaggi turistici ad un possibile ingresso nella società di imprese, e addirittura qualcuno aveva già immaginato il nome di Pala Valtur, ma i proprietari del marchio non sembrano interessati al nuovo palasport. All'orizzonte, a quanto sappiamo, non ci sono altri soggetti interessati.
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Ad agosto 2023, Asset, l'Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, aveva certificato il progetto, ma in questo anno e mezzo si è mosso davvero poco. Anzi, ad aprile 2024 c'è stato un nuovo contenzioso, ovvero quello degli espropri. L'amministrazione comunale ha adempiuto ai propri obblighi, l’impegno di una prima somma pari a 250 mila euro per le opere di urbanizzazione e l’acquisizione delle aree dei privati con esproprio. Ma la procedura è ora al centro di un arbitrato. I proprietari si sono infatti opposti alla valutazione complessiva pari a 500 mila euro fatta negli anni scorsi dall’amministrazione comunale. Il lodo arbitrale ha riconosciuto un importo di circa un milione di euro. Si tratta di una valutazione ancora pendente, in quanto il comune di Brindisi ha opposto ricorso. La querelle continua, ma il tempo passa.