Il 2024 visto con gli occhi di un tifoso
Il 2024 è stato un anno molto intenso. Dal punto di vista personale, dopo tre anni in cui ho fatto su e giù da Roma, per non perdermi neanche una partita al Pala Pentassuglia, a luglio ho coronato un importante traguardo laureandomi con una tesi dedicata proprio al basket. La retrocessione in Serie A2 è stato pertanto un colpo duro da digerire, per me come per tantissimi tifosi.
L’estate è trascorsa tra delusione e riflessioni, ma un barlume di speranza è arrivato con il ritorno in panchina di Piero Bucchi, figura storica e amatissima dai brindisini, e con l’ingaggio di nuovi giocatori per affrontare la nuova avventura. L’obiettivo dichiarato dalla società era il ritorno immediato in Serie A1, un traguardo ambizioso per cui si è costruito un roster competitivo. Tommy Laquintana, unico confermato dalla stagione precedente, è stato nominato capitano. A lui si sono affiancati due americani, Mark Ogden e Bryon Allen, giocatori chiamati a garantire punti e spettacolo, insieme a un solido gruppo di italiani, un mix tra esperienza e giovani promesse. Nonostante un precampionato incoraggiante, durante il quale la squadra ha mostrato segnali positivi, presto sono emersi problemi.