StageUp: il basket interessa a 16,7 milioni di persone

Sono 16,7 milioni gli italiani interessati alla Serie A di basket, record per il massimo campionato dall’avvio della ricerca Sponsor Value realizzata da StageUp in partnership con Ipsos.  Il dato è in crescita del 2% rispetto alla stagione precedente e presenta un aumento del 49.2% rispetto alla rilevazione del novembre 2019 dove toccava quota 11,2 milioni.

Gli interessati alla Serie A (coloro che seguono anche occasionalmente il campionato) sono prevalentemente di genere maschile (59%), residenti al nord (43%), appartenenti alla prima età adulta (35 e i 44 anni, 24%), con status economico e reddituale medio/alto e alto, individui che hanno assunto e stanno assumendo ruoli di responsabilità nella società. Gli appassionati (coloro che seguono regolarmente il campionato) sono 2,1 milioni e, rispetto alla popolazione italiana, vedono una più forte componente di giovani adulti, laureati e di reddito alto. 

"La Serie A di basket è uno dei campionati più seguiti e in crescita. Il risultato è frutto dell'impegno dei club e della Lega Basket con investimenti sia nello spettacolo sul campo che nella modalità mediatica e narrativa di proporre il prodotto sportivo - spiega Giovanni Palazzi, presidente di Stage Up -. Ne sono prova tre dati: l’aumento del 20% del fatturato complessivo dei 16 club partecipanti negli ultimi 3 anni; l’incremento della quota di interessati che seguono l’evento sui social passati dal 10% del 2020 al 32% della rilevazione di giugno 2024; la media di affluenza nei palasport durante regular season 2023/24 a quota 4.109 spettatori, la più alta dal 1991/92.

leggi qui il comunicato completo di Lega Basket

 In effetti, i dati sugli spettatori erano stati confermati a fine giugno quando la Lega diffuse i numeri dei play off appena conclusi: 28 partite, 184.557 spettatori per una media a partita di 6.591 ed una percentuale di riempimento rispetto alla capienza dell’80 per cento. Il traino, ovviamente, fu dato dalle sette partite di finale scudetto tra Milano e Bologna che hanno attirato 77.309 spettatori con una media di 11.044. Importanti anche i numeri dei quarti di finale (66.864 per una media di 4.457) e delle semifinali (40.384 per una media di 6.730). Le 28 gare di play off hanno prodotto complessivamente incassi per 3.834.836 di euro di cui 2.136.454 per la serie finale. 

I NUMERI IN STAGIONE REGOLARE - Poche settimane fa erano stati diffusi i dati relativi alla stagione regolare. Alla prima stagione senza limitazioni di capienza nei palasport e dopo due anni contrassegnati dalla pandemia, la Serie A ha chiuso con una media di 3.764 spettatori e 50.363 euro di incasso. Il dato complessivo di affluenza è il risultato di un girone di andata che ha raggiunto una media di 3.570 spettatori e un girone di ritorno in netta crescita a quota 3.959. Una performance ritenuta "incoraggiante " da Gandini. Uno studio della Deloitte aveva sancito che l’impatto della pandemia sul basket italiano è stato circa di 80 milioni di euro di mancati ricavi. Il ritorno ai palasport pieni è un buon segnale di ripresa. 

A questo va aggiunta la crescita degli spettatori in tv che, secondo Warner Bros Discovery, che trasmette su Eurosport e in chiaro su DMax e Nove, nelle prime 15 giornate di campionato la media del numero di spettatori era cresciuta del 10 per cento rispetto allo scorso anno (la partita in chiaro era in onda su Rai Sport), con una share in crescita del +48 per cento mentre il numero di contatti cumulati è stato di oltre 6,6 milioni di persone, +124 per cento rispetto allo scorso anno, con una media per partita di 650 mila persone. Numeri confermati anche per il girone di ritorno, anche se alcune partite hanno avuto share non altissimi sui canali del digitale terrestre (ad esempio, gara 4 tra Trento e Tortona appena lo 0,79 di share).

Discreta la audience e lo share per le finali: la partita decisiva al Forum su NOVE è stata seguita da 455 mila spettatori con il 2.9% di share. Gara 6 aveva registrato 453.000 spettatori tra NOVE ed Eurosport 2.

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IL VALORE DELLE SPONSORIZZAZIONI - Le sponsorizzazioni di maglia della Serie A UnipoolSai 2021/2022, sono valse complessivamente 46.44 milioni di euro, ripartito in 41.9 milioni (90%) derivanti dalle sponsorizzazioni commerciali (main sponsor e altri sponsor di maglia), e 4.54 milioni (10%) derivanti dalle sponsorizzazioni tecniche al netto del valore delle forniture in abbigliamento e attrezzature che questi partner garantiscono ai club.

I dati emergono dal report “Analisi economica delle sponsorizzazioni - Club di Basket di Serie A 2021/2022”, realizzato da ChainOn, il marketplace digitale per vendere e comprare sponsorizzazioni nello sport attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari, blockchain e intelligenza artificiale, in collaborazione con StageUp, tra le aziende di riferimento a capitale italiano nella ricerca e consulenza nello sport business. Il rapporto segue quello pubblicato lo scorso aprile sulle sponsorship di maglia del calcio di Serie A, ed è il secondo di una serie che approfondisce gli investimenti in sponsorizzazione nei campionati italiani.

Gli investimenti dei jersey sponsor della Serie A sono in crescita del 3 per cento rispetto alla stagione 2020/2021 in cui si erano assestati a 40.7 milioni. Il valore medio per club è pari a 2.62 milioni di euro. Il settore merceologico leader per investimenti, pari al 34 per cento è l’“abbigliamento”, il secondo posto in termini di quota, il 20 per cento, è occupato dal comparto “food and beverage, al terzo posto, 19 per cento si collocano le “agenzie per il lavoro”. Le main sponsorship raggiungono 23,22 milioni.La media per club è di 1.45 milioni. Olimpia Milano, Virtus Bologna e Reyer Venezia detengono una quota del 53 per cento. Gli sponsor tecnici, al netto delle forniture di materiale tecnico, investono 4.54 milioni con una media per club di 0,28 milioni.

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RED

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