Silver "lancia" l'Nba con la Fiba. Cosa farà Eurolega?
“Il progetto della Nba in Europa andrà avanti e oggi (ieri, ndr) i 30 proprietari delle squadre hanno dato all’unanimità il proprio parere favorevole per proseguire alle trattative già avviate e cercare di trovare una soluzione appropriata per tutti. Ci sono tante cose ancora da sistemare, ma ci auguriamo che la nuova competizione possa partire con 16 squadre, 12 fisse e quattro a rotazione secondo i criteri europei di promozioni e retrocessioni”. Così Adam Silver che fa ha annunciato in una conferenza stampa da New York le novità relative allo sbarco della Lega statunitense in Europa.
Il progetto dovrebbe realizzarsi solo a partire dal 2026 e che, almeno in questa fase, non richiederà di un voto immediato da parte dei proprietari. Non si è parlato di squadre, né di città che potrebbero essere interessate, ma secondo Silver, “almeno cinque o sei città con le loro arene sarebbero già pronte per il nostro progetto. Del resto, Parigi ospita da anni e con successo gli Nba Games e Londra ha ospitato partite importanti comprese quelle della nazionale Usa prima delle Olimpiadi”
Secondo The Athletic, alcune verrebbero create ex novo in alcuni mercati di riferimento come Parigi (per la quale la Qatar Sports Investments, proprietaria del Paris Saint-Germain di calcio, ha già espresso il suo interesse), Londra o Manchester in prima fila, Berlino e Monaco di Baviera; altre invece sarebbero provenienti dall’Eurolega, con i nomi di potenze del calibro di Real Madrid, Barcellona, Fenerbahce e ASVEL Villeurbanne (presieduta dal quattro volte campione NBA Tony Parker, molto coinvolto nelle discussioni); e altre ancora potrebbero essere definite in base a un possibile meccanismo di promozione e retrocessione dalla Basketball Champions League della FIBA. Secondo altre fonti, il prezzo di accesso per una franchigia europea dovrebbe aggirarsi sui 500 milioni di dollari, metà dei costi sarebbero coperti dalle squadre Nba così che la proprietà sia gestita alla pari.
Nessuna notizia, per il momento, su un eventuale coinvolgimento di Milano e Roma. Ma se per Milano c’è già una squadra in Serie A, una struttura funzionante, il Forum, e un proprietario, Giorgio Armani, che ha molti capitali a disposizione a Roma, il progetto è tutto da costruire e potrebbe vedere in prima linea il fondo statunitense di matrice israeliana, che in passato ha tentato l’acquisizione della Virtus Bologna. L’ascesa del club della capitale dovrebbe passare inevitabilmente dall’approdo in Serie A, sebbene le attuali norme federali rappresentino un ostacolo rispetto a questo scenario.
Uno degli aspetti chiave è la collaborazione con la FIBA e l’Uleb, l’unione delle leghe europee, che da tempo stanno intrattenendo dialoghi con il commissioner Nba per un nuovo torneo che escluderebbe di fatto l’Eurolega, con cui la federazione internazionale ha da tempo rapporti conflittuali. Collaborazione che ha confermato anche Andrew Zagklis, segretario Fiba, presente alla conferenza stampa al fianco di Silver: “Qui in Usa il basket ha avuto una commerciabilità enorme grazie al lavoro di Silver e delle squadre. Noi stiamo avendo un significativo sviluppo, in Africa ad esempio e in Australia. L’Europa è un mercato molto forte, abbiamo grande popolarità, grandi campioni che giocano nei nostri campionati - ha detto Zagklis -. E’ naturale per noi come Fiba trovare una sinergia con Nba e creare una partnership commerciale, ma non solo. Sono anni che la Nba ha compreso il nostro sviluppo. E’ importante per noi di Fiba sottolineare che il progetto deve essere armonizzato al calendario della Fiba e a suoi campionati nazionali e alle sue attività. Abbiamo un sistema molto sviluppato di campionati nazionali e, di certo, non vogliamo solo fare il bene di alcune società ma quello di 500 o 600 club che costituiscono la piramide che ha portato il basket dov’è oggi”.
EUROLEGA E IMG RINNOVANO PER ALTRI DIECI ANNI -. Intanto, Euroleague e IMG hanno raggiunto un accordo per altri dieci anni. In realtà non è una novità, era già nell'aria. "La decisione di rinnovare la partnership per altri 10 anni, ben prima della scadenza dell'accordo originale, riflette la forza della partnership e segue i risultati significativi delle ultime otto stagioni. La joint venture è stata determinante nell'elevare la presenza globale di Euroleague Basketball e nell'offrire esperienze di visione eccezionali ai fan di tutto il mondo", si legge nella nota stampa. Guardando al futuro, l'organizzazione di Euroleague Basketball e i suoi azionisti si impegnano a continuare questa partnership di successo e a offrire esperienze ancora migliori alla nostra crescente base di fan", dice il presidente Motiejunas.
La nota prosegue: "In base al rinnovato accordo, IMG continuerà a guidare la crescita a lungo termine della lega attraverso la distribuzione dei diritti mediatici, un'area che ha visto una crescita notevole sin dall'inizio della partnership con accordi con nuovi sponsor, consulenza strategica, servizi digitali e streaming. IMG continuerà inoltre a essere il partner esclusivo di produzione di trasmissioni di eventi in diretta, promuovendo ulteriormente gli standard di produzione best-in-class che sono diventati un segno distintivo delle competizioni sportive".
AUMENTANO SPETTATORI E RICAVI - A più di vent’anni dalla sua fondazione e dalla separazione dalla federazione internazionale, l’Eurolega ha raggiunto alti livelli sportivi e di pubblico. Come scrive il sito sportefinanza.it, la stagione regolare 2023/24 ha stabilito un record storico di pubblico con un aumento del 18%, passando da una media di 8.748 a 10.383 spettatori per partita. I ricavi dai biglietti variano tra i club, con i top team che guadagnano tra i 4 e i 6 milioni di euro per i 17 match casalinghi. Complessivamente, le 18 franchigie possono contare su entrate totali tra i 50 e i 60 milioni a stagione.
Alle entrate da ticketing si aggiungono i proventi dai diritti tv, con il fatturato dell’Euroleague Commercial Assets (ECA) che si aggira intorno agli 80 milioni di euro a stagione, metà dei quali destinati ai club. I club fondatori dell’Eurolega ricevono la maggior parte dei fondi, con il market pool che vale 33,3 milioni, mentre 8,7 milioni sono assegnati in base ai meriti sportivi.
I top club devono affrontare costi crescenti per competere in Eurolega, con budget medi intorno ai 20 milioni di euro e spese per il roster che spesso superano i 30 milioni. Complessivamente, scrive ancora il sito speciallizzato "i costi delle 18 squadre per i roster ammontano a circa 230 milioni di euro. Questo squilibrio tra costi e ricavi provoca un deficit costante, come dimostrato dal Real Madrid, che ha chiuso la stagione 2023 con una perdita di 27,8 milioni di euro. Alcune squadre hanno ridotto il proprio budget, per esempio la Virtus Segafredo Bologna (il rinnovo con il main sponsor porterà meno soldi rispetto al passato e per recuperare molte spese è stato deciso di chiudere la sezione femminile, ndr) che da 34 milioni è scesa a 25 milioni di euro complessivi".
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Marino Petrelli /Lorenzo Lubrano
credits ph: Fiba Europe