Venti squadre e girone unico. Come sarà la nuova serie A2

1718466895666Si è chiusa da qualche giorno la stagione 2023/2024 della Serie A2, con i verdetti finali espressi. Da un lato le promozioni di Trapani Shark e Pallacanestro Trieste, la prima partita da stra favorita sin dall’inizio di un torneo che ha dominato, la seconda dopo una regular season di alti e bassi esplosa da outsider nei playoff con un roboante record di 9-1 in post season e sei vittorie su sei in trasferta. Dall’altro, le retrocessioni di Luiss Roma, Chiusi, Orzinuovi, Agrigento, Latina e Casale Monferrato, ben sei compagini nell’ultimo anno dei due di transizione dovuti alla riforma dei campionati a livello nazionale, che tranne la serie A hanno coinvolto tutte le categorie sottostanti, fra cambio di nomi e numero di partecipanti.

Riforma che vedrà l’A2 tornare ad un girone unico da 20 squadre, abbandonando le formule arzigogolate e tornando ad una più immediata: gare di andata e ritorno, un posto (il primo) da promozione diretta, un altro (l’ultimo) da retrocessione diretta, playoff e playout per stabilire la seconda promossa e la seconda retrocessa. Unica variazione rispetto ad una formula “classica” è quella dell’introduzione dei play-in per le squadre classificate dal 10 al tredicesimo posto, dopo NBA e Eurolega, per la conquista dell’ultimo posto nella griglia dei playoff promozione: potenzialmente in grado di capovolgere le sorti di quanto fatto nel corso dell’intera regular season in pochissime gare, ma in realtà buon compromesso per dare motivazioni e un po’ di pepe alla parte finale di stagione regolare anche alle squadre non piazzate già al vertice.

La stagione regolare comincia domenica 29 settembre 2024 e si concluderà, dopo 38 partite, domenica 27 aprile 2025. Otto i turni infrasettimanali, sempre di mercoledì: 2 ottobre, 16 ottobre, 6 novembre, 13 novembre, 16 gennaio, 29 gennaio, 19 febbraio e 26 febbraio. Play in tra il 4 e il 7 maggio, inizio dei play off domenica 11 maggio 2025. I quarti di finale, con criterio casa – casa – fuori – fuori - casa, saranno: 1) seconda contro nona, 2) 3a-8a, 3) 4a-7a, 4) 5a-6a. Poi semifinali e finale promozione.

leggi qui la formula e tutte le date della stagione 2024/25

LE CANDIDATE ALLA PROMOZIONE - Sono tante le pretendenti a quel vertice, alla ricerca della promozione nella massima serie dopo esserci state per anni. Non si può non partire dalle due retrocesse, Brindisi e Pesaro: fuori dal massimo campionato rispettivamente dopo 12 e 16 stagioni, hanno tutta l’intenzione di ritornarci affidandosi a due timonieri esperti come Piero Bucchi e Pino Sacripanti, sfogliando la margherita fra gli italiani (8) e gli stranieri (2) che comporranno i roster deputati a essere protagonisti in campionato. Con tante a volerle insidiare: partendo da Cantù e Fortitudo Bologna, anch’esse per anni storiche componenti della Serie A e una volta di spessore anche a livello europeo, provenienti dalle sconfitte nelle finali di quest’anno e desiderose di tornare al piano di sopra.

Con un plausibile cambio di coach da affrontare: Cantù è vicina al ritorno del figliol prodigo Nicola Brienza, miglior allenatore della scorsa Serie A, in sostituzione di un Cagnardi in sella nella scorsa annata solo 5 giorni prima dell’inizio del campionato, promosso dalla posizione di assistente del coach Sacchetti allontanato. La Fortitudo Bologna, dopo l’andamento anche migliore delle previsioni, ha intenzione di licenziare per giusta causa Attilio Caja, reo, secondo il presidente Tedeschi, di comportamenti poco consoni davanti la squadra e i dirigenti. Una panchina ambita, ma anche calda.Il nome più gettonato è quello di Maeco Ramondino.

Alle loro spalle, sgomita comunque per un posto al sole l’APU Udine, presenza fissa nel giro delle favorite di ogni stagione, così come la Forlì vincitrice della Coppa Italia di questa stagione non è una banale outsider, nonostante i diversi cambi nel roster a cui andrà incontro. Il bollino da outsider si potrebbe affibbiare a Torino, che ha affidato la guida della squadra ad un altro pezzo grosso come coach Boniciolli, che dovrà gestire la transizione alla fase successiva della società dopo la perdita di coach Ciani e Simone Pepe (oltre al Poser volato in A, a Cremona), che hanno lasciato il capoluogo piemontese in direzione della fu Treviglio, club che nel frattempo si è unito a Orzinuovi per una fusione societaria tutta da mettere alla prova.

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DIRIGENTI DI PESO A RIMINI E VERONA - A proposito di pezzi grossi, da segnalare il ritorno in sella di Alessandro Bolognesi, inserito nello staff dirigenziale di una Rimini alla ricerca di un altro step in avanti, dopo uno scorso campionato concluso in continuo miglioramento, sebbene non sia stato in grado di togliere il titolo di miglior compagine rispetto alle aspettative alla Sebastiani Rieti, che al confermato Jazz Johnson (MVP straniero stagionale) ha già affiancato nel backcourt uno dei migliori italiani della serie cadetta come Diego Monaldi.

Di prestigio ancora maggiore la firma di Salvatore Trainotti nuovo direttore generale a Verona, altro club dal grande blasone che conferma Ramagli come allenatore, impossibile da non considerare fra le squadre da seguire, così come nella scorsa annata si sono dimostrate essere Juvi Cremona e Urania Milano. Alla ricerca di riscatto ci sono Cento e Assigeco Piacenza, abituate nelle stagioni precedenti a importanti exploit e invece rimaste nella scorsa annata sportiva invischiate nella lotta retrocessione, che presumibilmente vedrà coinvolte la Vigevano incredibilmente ai playoff nella scorsa annata da neopromossa e le due squadre salite dalla B: l’Avellino dal doppio recupero dallo 0-2 negli scorsi playoff di terza categoria e la Libertas Livorno, che non giocherà più il rinomato derby con la Pielle Livorno. A proposito di derby si rinnoverà quello friulano con protagonista Cividale e Udine e si proporrà quello pugliese tra Nardò e Brindisi.

Tutte occasioni che ancora una volta esalteranno quella che è la forza, sempre di più, della seconda serie: ovvero la passione di tantissime tifoserie, cuori pulsanti della vita di società storiche, dal vissuto importante, che vogliono continuare a scrivere pagine di prestigio della propria storia, partendo dalla conquista di uno spazio nella massima serie. E animando nel frattempo la A2 con spiccato senso di appartenenza e identità ben definita: d’altronde, c’è un motivo se il “tema” scelto dalla Lega Nazionale Pallacanestro per i propri tornei sia da anni #LaNostraPassione

Marco A. Munno

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