Coppa Italia LNP, il racconto della tre giorni al Pala Dozza

484815434_1144006644405030_3860172538453846987_nLa Final Four di Coppa Italia LNP 2025 Old Wild West, appena conclusasi al PalaDozza di Bologna con il nuovo format della competizione, organizzato su tre giornate, ha previsto 2 gare al giorno, le semifinali di A2 al venerdì (Cantù contro Apu Udine e la UEB Gesteco Cividale contro Rimini) quelle di B Nazionale al sabato, prima TGema Montecatini contro Legnano, poi Pallacanestro Roseto contro Brianza Basket Treviglio. Domenica dedicate alle due finali che hanno viisto la vittoria rispettivamente di Cantù e Montecatini, entrambe alla prima affermazione nell’albo d’oro.

Nella 72 ore di basket si sono registrati buonissimi riscontri per quanto riguarda l’affluenza degli spettatori. Fra le tifoserie presenti, quella friulana della Gesteco e gli abruzzesi della Pallacanestro Roseto, si sono ben distinte per calore ed appartenenza sospingendo e sostenendo i loro beniamini. Molti gli addetti ai lavori presenti al Pala Dozza, dove in queste manifestazioni c’è sempre più di una buona occasione per incontrarsi tra addetti ai lavori. Come tutti gli anni l’evento della Coppa Italia oltre al prestigio della partecipazione alla manifestazione, rappresenta un antipasto di quello che sarà il clou della stagione che ovviamente si concretizzerà con i play off promozione per entrambe le categorie.

Se è pur vero che in coppa si tratta di partite “secche” da dentro o fuori a differenza di una serie play off al meglio della cinque gare, la manifestazione ti mette comunque di fronte ad un alto tasso di competitività che verosimilmente la si troverà nei play off oltre ovviamente al livello delle squadre che ci arrivano e soprattutto la "pressione" che si respira in partite importanti e che bisogna iniziare a gestire.

Dal punto di vista della formula se le squadre di A2, con girone unico a 20 squadre, si conoscevano molto bene visto che si erano incontrate anche due volte in stagione regolare, differente era per la B nazionale dove almeno nelle semifinali c’è stato l’incrocio fra i due giorni, sempre a 20 squadre, fra le prime classificate alla fine del girone di andata contro le seconde. E’ stato dunque un motivo almeno nelle semifinali di scontrarsi i e conoscersi meglio sul campo. La chiave tecnica che ha contraddistinto entrambe le finali è stata la grande difesa che le squadre hanno saputo esprimere grazie alla loro organizzazione ma soprattutto per la fisicità e mentalità dei protagonisti in campo. Dal punto di vista individuale sono sati assegnati a Tyrus McGee di Cantù e a Daniele Toscano i premi di MVP.

La parte migliore rimane per le due squadre vincitrici, ovviamente la grande soddisfazione di aver vinto uno dei trofei in palio della stagione che assolutamente ti arricchisce di entusiasmo e consapevolezza delle proprie forze e capacità. Di contro per chi ha perso la capacità di saper gestire o meglio resettare una delusione e soprattutto correggere aspetti che nella parte finale della stagione saranno determinati. Resta, in ogni caso, una kermesse affascinante, non solo per il prestigio della posta in palio, ma soprattutto per l’atmosfera che si respira.

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RED

 

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