Marino su SM parla di Brindisi e Spanoulis
“Con Scafati non siamo praticamente scesi in campo, per come abbiamo giocato sarebbe stato meglio restare a casa, Abbiamo fatto una figura pessima, ora serve invertire la rotta e abbiamo alcune partite da qui alla pausa per la Coppa Italia per ottenere le vittorie che ci mancano. Siamo una squadra con molti alti e bassi, e lo sappiamo, il rientro di D’Angelo Harrison (che qualcuno vorrebbe già tra i convocati a Trento, ma sarà più probabile vederlo contro Varese l'8 gennaio, ndr) ci aiuterà a cambiare qualcosa e speriamo di non avere tanti patemi nel 2023”.
Fernando Marino a 360 gradi su Radio Antenna Sud nella puntata speciale di “Punto Basket” che si è svolta il 29 dicembre presso lo store della New Basket Brindisi. Sulle note di “Somebody To Love” dei Queen (brano che introduce la Happy Casa Brindisi al suo ingresso in campo al Pala Pentassuglia per il riscaldamento pre gara, ndr) aggiunge il presidente: “Ci sono dei giocatori che non stanno rendendo come avremmo desiderato, ma io sono sempre presente agli allenamenti, prima e durante le partite e cerco di dare la carica giusta. Un presidente non deve essere presente soltanto quando si vince, anzi è nei momenti difficili che deve essere vicino alla squadra e allo staff tecnico. Noi lo siamo sempre, anche con il general manager e il direttore sportivo, e io in particolare voglio sempre dare il giusto sostegno ai giocatori”
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- Come è cresciuto il presidente in questi undici anni di presidenza?
“Sono invecchiato nei pensieri e anagraficamente (ride, ndr). Seriamente parlando, l’errore che ho commesso è stato quello di entrare senza chiedere i veri bilanci, fidandomi e trovando una situazione molto complessa – spiega Marino -. Da imprenditore è un errore che non avrei dovuto commettere e ci siamo lasciati prendere la mano. Se avessi visto i conti, sarei in ogni caso entrato ma magari dopo una due diligence che avrebbe dato una linea di demarcazione. Forse un altro errore in questi anni è stato quello di accettare la presidenza della Lega Basket, ho subito attacchi personali anche impropri e ha creato problemi a questa società, pur essendo cresciuto e avendo imparato tanto”.
-Il 2022 è stato un pò avaro di successi sul campo, ma è arrivata la salvezza
“Se paragoniamo il 2022 all’anno precedente, almeno dal punto di vista dei risultati sul campo, è deficitario, ma il 2021 è un anno extra, è un bonus che ci è stato regalato – dice il presidente mentre un gruppetto di ragazzini davanti allo store alza dei cori per lui -. Quest’anno è ciò che Brindisi riesce a fare, ovvero stare nella metà classifica vicina alle prime otto e riuscire a stare sempre un po' sopra la zona calda. Tutti vorrebbero tornare al 2021, stiamo lavorando per tornare a quei livelli”.
- Anni fa ci raccontò del suo "amore" per Spanoulis, porterebbe ancora il greco a Brindisi?
“Che memoria! Ricordo di aver parlato di Spanoulis in una intervista a Supporters Magazine diversi anni fa (qui la video intervista del 2013). Sono innamorato di Spanoulis, almeno quando era giocatore, oggi fa l'allenatore e noi abbiamo Vitucci e ce lo teniamo stretto. In generale, mi piacciono i giocatori che tirano da tre ad occhi chiusi, che hanno un tiro da fuori alla Claudio Malagoli – conclude il numero uno -. Per citarne alcuni attuali, i Facundo Campazzo, i Luka Doncic. A Brindisi ho imposto Bostic. Lo seguivo da anni. Dissi: se va male dite che una mia imposizione, se va bene dite che è merito vostro. E’ andata bene, ogni tanto azzeccano anche i presidenti”.
ascolta qui l'intervista integrale su Radio Antenna Sud
Marino Petrelli
ph: Michele Longo (Ciam/Cast)