Con gli "australiani" e Brase, Varese allarga gli orizzonti

a-palazzo-estense-conferenza-stampa-con-ross-pelligra-sulla-pallacanestro-varese-1316267A fine giugno ci eravamo lasciati con l'ingresso degli "australiani" e il rinnovo di Openjobmatis come main sponsor. Ora, con la calda estate alle spalle, prosegue il fermento dentro e fuori dal campo in casa Pallacanestro Varese, perché la stagione che sta per decollare sarà la prima per il club biancorosso con il nuovo assetto societario. Dopo oltre dieci anni di “governo” da parte del consorzio di aziende “Varese nel Cuore”, ora la proprietà è suddivisa tra Luis Scola e il Pelligra Group, grande azienda edile e immobiliare australiana che da quest'anno investe nello sport italiano sia nel basket varesino sia nel calcio a Catania. Restano, ma con quote ridotte, sia il consorzio sia il trust dei tifosi (“Il basket siamo noi”) ed è chiaro che nelle prossime settimane andrà rifatto il consiglio d'amministrazione.

in questa storia non c’è solo lo sport: a livello politico il Victoria, dove vivono circa 350 mila discendenti di italiani, ha stretto a sua volta un’alleanza commerciale con la Regione Lombardia, un passo quest’ultimo che ha favorito il corteggiamento tra Varese, la sua squadra di basket, il suo tessuto imprenditoriale e i Pelligra. 

Il vento nuovo soffia anche in campo: il dettame tecnico è quello tracciato fin da gennaio e dall'ingaggio di Johan Roijakkers, il coach olandese dei miracoli (prima) e degli attriti (poi) con cui è stato risolto il contratto. Oggi alla guida della Openjobmetis – sponsor confermato – c'è l'americano Matt Brase che ha esperienza nel college e in G-League e che ha fatto da assistente in NBA sia a Houston sia a Portland. La società gli ha affiancato Paolo Galbiati per avere comunque in panchina un tecnico giovane ma esperto di Serie A.

Brase è chiamato a far rendere al meglio una squadra dove – a tavolino – ha grande voce in capitolo
l'analisi dei dati e delle statistiche: Scola ritiene che il basket moderno debba anche affidarsi a criteri scientifici sia per costruire il roster sia per adottare uno stile di gioco. Quest'ultimo sarà all'insegna dell'aggressività difensiva, della possibilità di cambi continui in difesa, del tiro da 3 punti e della rapidità nella transizione e nel concludere l'azione.

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I PRIMI RISCONTRI SUL CAMPO - Le amichevoli precampionato non possono dare una valutazione complessiva perché uno degli uomini chiave, il pivot “leggero”, 95 chili,Tariq Owens si è dovuto fermare per un problema muscolare, controindicazione classica per un giocatore rimasto fuori una stagione a causa di un infortunio al ginocchio. Owens – ampia apertura di braccia, rapido a correre il campo, ottimo saltatore e stoppatore – ha un ruolo importante specie il collaborazione con Colbey Ross, play tascabile che fece faville in NCAA (Pepperdine) e che lo scorso anno ha vinto il campionato ceco con Nymburk.

Nel mezzo, il quintetto, presenta l'esperienza di Markell Brown e Jaron Johnson, entrambi con buon pedigree europeo, e la freschezza di quel Justin Reyes indigesto a Roijakkers ma già in luce nello scorso finale di stagione. Il rischio che si prendono Varese e il suo G.M., l'italoamericano Michael Arcieri, è legato al poco tonnellaggio e ai pochi centimetri della squadra che andrà vista alla prova dei fatti.

Il gruppo italiano è confermato da cima a fondo: Giovanni De Nicolao dovrà essere un alter ego importante di Ross (e magari giocarci accanto), Tomas Woldetensae e il pivot Guglielmo Caruso hanno assaggiato l'ambiente della nazionale e una loro ulteriore crescita può essere interessante anche in chiave nazionale. Giancarlo Ferrero, capitano confermato, darà una mano al reparto lunghi mentre la rosa è completata dagli azzurrini Librizzi e Virginio dai quali ci si aspetta un passo avanti dopo il buon esordio dell'anno passato.

Inutile dire che in città l'attesa è alta: la campagna abbonamenti ha avuto ritmi buoni (non ottimi) e soprattutto c'è tanta curiosità intorno a questa nuova creatura con accento australian-argentino. Anche perché questa connessione dovrebbe portare a novità importanti dal punto di vista delle infrastrutture su tutto il comparto di Masnago: la semina potrebbe dare frutti nel medio periodo; vedremo invece nel breve come si compoterà la Openjobmetis.

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Damiano Franzetti

www.varesenews.it (si ringrazia anche per la foto di copertina)

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