AleGent, valore aggiunto o problema?

Scritto da Redazione on . Postato in Il direttore

Presentazione Alessando GentileAvevamo scherzato sulla vicenda Gentile che sarebbe ad un passo dalla Happy Casa Brindisi. La foto, ovviamente di Claudio, ex grande calciatore della Juvetius e della Nazionale, aveva ricevuto oltre tre mila interazioni tra Facebook e twitter e di questo ve ne siamo davvero grati. Poi abbiamo cominciato a scherzare di meno. Non siamo soliti parlare di "basket mercato", anzi la nostra linea editoriale preferisce non trattare l'argomento. Ma il nome di Alessandro Gentile, accostato a Brindisi, suscita sicuramente attenzione. Al netto del suo carattere un pò difficile, il giocatore può sicuramente un valore aggiunto a Brindisi, anche se bisogna capire come inserirlo in un contesto già strutturato con giocatori, ad esempio Gaspardo, che ricoprono già un ruolo simile a quello dell'ex giocatore dell'Olimpia MIlano e che al momento avrebbe bisogno più di una guardia anche dopo la partenza di Josh Perkins e l'aver rimesso Clark in cabina di regia.

Dopo la sconfitta contro Brescia è arrivata la notizia del ritorno di D'Angleo Harrison, che a causa della guerra in Ucraina, ha dovuto lasciare il Prometey, in piena lotta per il passaggio del turno in Champions League (2-1) e dominatrice del campionato ucraino (25-1), ovviamente sospeso. 

Fino a poche ore prima di arrivare a Brindisi, Gentile era al centro del progetto della Pallacanestro Varese che in estate aveva creato intorno al giocatore una squadra adatta alle sue caratteristiche e lo aveva sempre "coccolato". Come scrive Damiano Franzetti su VareseNews, "con l'esonero di Vertemati, che era una sorta di garante nei confronti dell'ala azzurra, e l'arrivo di Roijakkers, che ha la fama di essere un duro e lo sta confermando a Varese, la situazione è cambiata. L'olandese ha subito fatto capire di considerare ogni giocatore alla pari, senza posti garantiti o posizioni di favore".

"Nei giorni scorsi Gentile si era allenato a parte per via di alcuni problemi ai tendini, ma aveva regolarmente partecipato alle sedute lavorando sulla cyclette - aggiunge Franzetti -. Oggi però (ieri, ndr), dopo pochi minuti l'ennesimo rimbrotto è stato fatale e la frattura sembra ormai insanabile. Resta da capire cosa succederà e come Varese possa privarsi di un giocatore che la società ha sempre dichiarato incedibile e che garantisce oltre cinque rimbalzi di media e una fisicità che altri non garantiscono. E, al netto delle sue bizze (tante aggiungiamo noi nel corso della sua carriera, ndr), resta un uomo utile anche nella lotta sotto i tabelloni e non ha mai fatto mancare il proprio contributo".

leggi qui l'articolo di Damiano Franzetti su Varesenews

In Puglia l'ala casertana ha ritrovato Frank Vitucci che lo ha allenato a Treviso, Era in piedi, secondo alcuni, la pista della Dinamo Sassari dove avrebbe ritrovato il fratello Stefano che ha appena allungato il suo contratto con la società sarda. Ma la pista poi si è raffreddata e quella di Brindisi è diventata reale. I tifosi biancoazzurri si sono già divisi sui social, ottimo giocatore ma le sue sfuriate non aiutano.

E c'è qualcuno che non dimentica nemmeno qualche "screzio" passato quando Gentile giocava all'Olimpia. A Brindisi fu espulso nel finale della partita del 13 ottobre 2013 (vinta dalla New Basket 88-80) e uscendo dal campo ebbe a dire qualcosa a qualche tifoso. In Coppa Italia, a Desio nel febbraio 2015, nella semifinale vinta da Milano, fu un pò strafottente a fine partita. Era il capitano dell'Olimpia, avrebbe potuto evitare. A proposito di allontanamenti dal campo, contro Brescia, Gentile si è preso prima un tecnico, poi un altro poco dopo, chiudendo la partita sì con 16 punti ma lasciando i compagni  in difficoltà in un momento cruciale della partita. Il genio e la sregolatezza del giocatore in pochi minuti. 

Resta la sua tecnica e la sua carriera e come giocatore non si discute. Anche in Nazionale, dove ha sempre dato il suo contributo. E resta il suo momento di vita molto particolare, dopo aver aperto il suo cuore e raccontato, prima sui sui social, poi un'intervista al Corriere della Sera, il suo disagio con la depressione. "La salute mentale è fondamentale, ma penso anche che sia sottovalutata, soprattutto di questi tempi. La gente si sente isolata e sola, ma forse si vergogna a dirlo - Racconta Gentile -. Dato che vivo situazioni simili, volevo dare un aiuto a chi soffre di certi disturbi ed è in difficoltà a raccontarlo". Un momento di apertura che sarà utile anche in campo. E che magari renderà il gocatore più sereno, a quasi 30 anni. Per il momento, resta un dilemma. 

leggi qui l'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera

Marino Petrelli

foto: Michele Longo/ esclusiva SM

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